Comune di Bollate, case history nazionale con il progetto di recupero dei prodotti invenduti nei negozi in città. Il 25 gennaio a Roma, alla Camera dei Deputati, l’impresa sociale Spreco come risorsa, presenterà le sua attività e parlerà anche delle azioni intraprese a Bollate.

Il progetto, approvato in Giunta nel mese di giugno 2017, e presentato ai cittadini in un convegno a novembre, è stato fortemente voluto dal Sindaco e dall’Assessore ai servizi alla persona. Con l’aiuto dell’impresa sociale “Spreco come risorsa”, responsabile nei confronti del Comune dei risultati e del raggiungimento degli scopi, il progetto è diventato azione, iniziando l’attività di coinvolgimento dei commercianti, per mettere il cibo a disposizione, e delle organizzazioni no profit di utilità sociale del territorio, per ritirarlo e consegnarlo alle persone in difficoltà. Accanto a questo è partita anche la macchina delle verifiche e dei controlli da attivare per assicurare la corretta destinazione dei cibi ritirati. Mentre il furgone destinato a fare il servizio di ritiro e consegna del cibo si sta muovendo per prendere le misure delle distanze (non esiste stoccaggio dei cibi che devono arrivare a destinazione in giornata).

“Una macchina complessa – dice l’Amministrazione – che si sta muovendo con cautela. per mettere in ordine ogni ingranaggio, ma con costanza e continuità. Siamo molto orgogliosi di questo progetto, perchè rappresenta la prima attuazione concreta della nuova legge nazionale e perchè ci consente di creare soluzioni alle necessità dei nostri cittadini più bisognosi”.

L’Amministrazione comunale di Bollate, è stata una delle prime a livello nazionale, che ha deciso di impegnarsi in una concreta attuazione della Legge nazionale antisprechi n° 166/2016 finalizzata a promuovere il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari a favore delle persone più fragili e bisognose della nostra comunità. Per questo sarà presentata a Roma come modello apripista di questa legge. A rappresentare l’Amministrazione comunale a Montecitorio sarà un Consigliere del Comune di Bollate, referente del progetto.

Ricordiamo gli obiettivi del progetto

contribuire concretamente alla riduzione degli sprechi alimentari;
concorrere alla riduzione della quantità di rifiuti da smaltire in discarica, mitigando l’impatto ambientale e atmosferico;
stimolare nuove occasioni di solidarietà e di impegno civile;
promuovere, organizzare e sostenere pratiche e percorsi formativi orientati alla lotta allo spreco e alla diffusione di una cultura ecologica, di amore per la natura e salvaguardia delle risorse naturali;
aiutare le persone e le famiglie più vulnerabili e in condizioni di marginalità;
intercettare la “povertà latente”;
sostenere i principi dell’economia circolare prolungando, il più possibile, il ciclo di vita e di utilizzo dei prodotti;
creare nuove opportunità imprenditoriali locali funzionali al progetto.

I vantaggi per i negozianti
La norma prevede incentivi fiscali per chi opera contro lo spreco alimentare. In particolare, è previsto uno sconto sulla parte variabile della Tari a favore degli operatori pubblici e privati del settore alimentare che partecipano all’iniziativa.

Tutti gli esercizi commerciali aderenti, inoltre, potranno esporre una certificazione di qualità che attesta la qualifica pubblica di “esercizio commerciale attento e sensibile a un consumo etico e sostenibile”.

In sinergia con il progetto VAI
Il Comune di Bollate è già impegnato sul fronte alimentare attraverso l’adesione al progetto “VAI” che sarà integrato e ampliato con le nuove azioni attivate a livello comunale.

Comunicato stampa redatto nel rispetto dell’art.9 della Legge 28/2000 e delle indicazioni del Co.Re.Com. Lombardia in tema di par condicio.